Scopri come viene trattata una segnalazione secondo la direttiva Whistleblowing

Il ruolo di gestore della segnalazione è di  libera discrezionalità dell’ente, tenendo in considerazione le dimensioni, l’attività esercitata e l’assetto organizzativo di cui si è dotato.

La gestione della segnalazione può essere affidata a una persona fisica interna all’impresa, a un ufficio interno all’impresa (che svolgerà tale mansione non in via esclusiva), a un soggetto esterno (con contratto di servizio).

Colui che gestisce la segnalazione deve svolgere diverse attività, tra cui rilasciare un avviso di ricevimento al segnalante entro 7 giorni dalla ricezione della segnalazione, eseguire un esame preliminare della segnalazione, avviare l’istruttoria sui fatti segnalati, mantenere la riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto della segnalazione, e informare l’Organismo di Vigilanza se la segnalazione riguarda una violazione del Modello Organizzativo 231.

Dopo 3 mesi dalla ricezione della segnalazione, il gestore della segnalazione deve comunicare al segnalante l’archiviazione della segnalazione e le ragioni di tale decisione, oppure l’accertamento della fondatezza della segnalazione e la trasmissione della stessa agli organi competenti per i relativi seguiti.

Secondo la normativa sul whistleblowing, una segnalazione efficace deve essere il più possibile circostanziata, indicando le generalità del segnalante, un recapito per gli aggiornamenti, le generalità o altri elementi che consentano di risalire al segnalato, una descrizione dettagliata del fatto, le circostanze di tempo e luogo in cui si è verificato il fatto, e eventuali altri soggetti potenzialmente a conoscenza dei fatti.

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