Il trasferimento del rischio applicato al GDPR

In questo articolo sono riportate alcune valutazioni generali in merito al trasferimento del rischio legato al trattamento dei dati.
Il trasferimento è una forma di trattamento del rischio che implica la presenza di una terza parte disposto ad accettarlo. Tale azione è al pari di altre misure come lo sono la rimozione della fonte
che genera il rischio, la riduzione della probabilità o della gravità.
La terza parte può essere identificata come un fornitore, un contitolare del trattamento, o un’assicurazione. Il trasferimento del rischio non garantisce che l’organizzazione non debba patire conseguenze, sia pure indirette. Un furto di dati, può ad esempio compromettere la reputazione, facendo quindi perdere clienti, potenziali clienti o ancora causarne una perdita di attrattività nei confronti dei potenziali collaboratori.
Una delle modalità per la condivisione del rischio è quella di sottoscrivere una polizza assicurativa che, ipotizzando alcuni scenari, permetta, a fronte di un premio versato, che una parte del rischio sia trasferito alla compagnia assicurativa.
Nel caso in cui il rischio sia condiviso con i fornitori, tale aspetto dev’essere definito anche contrattualmente ed essere chiarito nel modo più esaustivo possibile. In fase di qualifica o di
sottoscrizione del contratto potrà essere richiesta evidenza della copia delle polizze assicurative in atto e l’esibizione delle stesse ad intervalli. Come previsto dall’Art. 28 del GDPR, tali indicazioni
possono essere documentati nell’atto di designazione di responsabili.

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